Uno stile di vita sano è utile sempre, anche quando si hanno fastidiosi problemi di reflusso gastro-esofageo che, se non curato, può da semplice evento fisiologico diventare patologico.
Reflusso e malattia da reflusso gastro-esofageo: le differenze
Il termine reflusso gastro-esofageo (RGE) identifica il passaggio di materiale gastrico acido e/o alcalino nell’esofago. Si tratta di un evento fisiologico comune che può capitare a tutte le età, dall’infanzia alla vecchiaia, è spesso asintomatico e si verifica più frequentemente dopo i pasti. La causa principale del reflusso gastro-esofageo è l’ernia iatale con coinvolgimento dello sfintere esofageo inferiore. I classici segnali sono la pirosi (acidità) e il reflusso gastrico (rigurgito).
La sindrome/malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) indica, invece, una condizione clinica caratterizzata da reflusso gastro-esofageo con comparsa di sintomi in grado di interferire con la qualità della vita (per esempio, disagio o dolore urente epigastrico e/o retrosternale) da meritare un trattamento medico. I sintomi tipici sono la pirosi retrosternale (sensazione di bruciore che esordisce in corrispondenza dello stomaco o dalla porzione inferiore del torace e che risale verso il collo) e il rigurgito (percezione di liquido con sapore amaro e acido all’interno della cavità orale).
Nel nostro Paese l’incidenza di sintomi da MRGE è molto elevata, interessando il 44,3% della popolazione.
Per chi soffre di malattia da reflusso gastro-esofageo è fondamentale lavorare sul modificare lo stile di vita, il che significa:
- Mantenersi normopeso: perdendo, se necessario, peso
- Non fumare
- Durante i pasti masticare ogni boccone lentamente e a lungo, in questo modo verrà favorita la digestione
- Evitare di consumare pasti troppo abbondanti (soprattutto la sera), mentre sarebbe preferibile distribuire le calorie in più pasti (colazione, pranzo, cena + 2 o 3 spuntini). Verrà tamponata l’acidità di stomaco che aumenta col digiuno prolungato
- Evitare di sdraiarsi subito dopo aver assunto cibo. Meglio fare una passeggiata per facilitare la digestione e ridurre spiacevoli sintomi.
- Dormire con la parte superiore del corpo leggermente sollevata: usare un doppio cuscino oppure rialzare i piedini del letto
- Evitare cibi troppo grassi, spezie piccanti, frutta e verdura acidula (kiwi, agrumi, peperoni), alcool, caffè, tè, bibite gassate, succhi di frutta, cioccolato, menta e yogurt
- I pomodori sono acidi ma esistono dei trucchi per ridurre l’acidità: aggiungere alla salsa/sugo di pomodoro un pochino di bicarbonato di sodio (la punta di un cucchiaino) che agisce riducendo notevolmente l’acidità del pomodoro stesso; la noce moscata e la cannella hanno la capacità di ridurre l’acidità del pomodoro; attenzione alla qualità di pomodoro e anche al grado di maturazione, più il pomodoro è acerbo, più è acido, mentre tra le qualità, quelle più indicate perché meno acide sono il Nero di Crimea, Ildi, Green Doctor, Pace di Marianna, Paul Robeson, Ananas e Brandywine
- Preferire i cereali integrali: sono più facili da digerire e tendono a innescare la lenta secrezione di acido gastrico
- Prima dei pasti è utile sorseggiare una tisana/infuso allo zenzero che agisce spegnendo l’infiammazione e favorendo la digestione
- Dopo i pasti è consigliabile masticare una manciata di semi di finocchio, utili per migliorare la digestione
- Evitare alimenti e bevande molto fredde o molto calde
Altro fattore che non va sottovalutato è lo stress, il quale può peggiorare i sintomi della malattia da reflusso gastro-esofageo.
È infatti ormai noto che noi abbiamo due cervelli, uno nella scatola cranica e l’altro intestinale. Se tendiamo a somatizzare le emozioni, senza incanalarle, il rischio è che l’acidità, il reflusso e la digestione peggiorino.
L’attività fisica rappresenta un valido aiuto anche in questo caso, incanalando lo stress piuttosto che trattenerlo!
Può essere sufficiente una camminata di mezz’oretta al giorno, ogni giorno, a passo spedito per ridurre lo stress e migliorare così lo stile di vita.
Alessandra Esposito mamma di Vera e Iago.
Laureata in Scienze Biologiche ha conseguito 2 Master, uno in Nutrizione Umana & Alimentazione, l’altro in Nutrizione Culinaria.
Lavora come Biologa Nutrizionista da (quasi) 10 anni, basando l’approccio sull’educazione alimentare, la Dieta Mediterranea e un rapporto sano col cibo.
Riceve su appuntamento negli studi di Vigevano (PV) e Milano, organizza corsi e consulenze online e collabora con il centro Melograno di Abbiategrasso (Mi)
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