La caffeina: il nostro corpo corre dei rischi?

Cos’è la caffeina?

La caffeina è un composto chimico naturalmente presente in parti di piante come chicchi di caffè e cacao, foglie di tè, bacche di guaranà e noce di cola, e viene consumata dall’uomo da lungo tempo. Viene aggiunta normalmente a tutta una serie di alimenti come pasticceria al forno, gelati, dolci e bevande a base di cola. La caffeina è presente anche nelle cosiddette bevande energetiche insieme ad altri ingredienti come la taurina e il glucuronolattone. È inoltre presente assieme alla sinefrina anche in alcuni integratori alimentari venduti come dimagranti e miglioratori della prestazione sportiva. Anche alcuni farmaci e cosmetici contengono caffeina. Nell’uomo il consumo di caffeina stimola il sistema nervoso centrale e, a dosi moderate, aumenta la lucidità mentale riducendo la sonnolenza.

Come metabolizza la caffeina il corpo umano?

Se assunta oralmente, la caffeina viene assorbita rapidamente e completamente dall’organismo. Gli effetti stimolanti possono insorgere da 15 a 30 minuti dopo l’ingestione e permangono per alcune ore. Negli adulti il tempo necessario all’organismo per eliminare il 50% della caffeina, varia ampiamente a seconda di fattori quali l’età, il peso corporeo, la gravidanza, l’assunzione di farmaci e lo stato di salute del fegato. Negli adulti sani in media sono necessarie circa quattro ore, con oscillazioni dalle due alle otto ore.

Che rischi si corrono?

Tra gli effetti nocivi di breve termine su adulti e bambini possono verificarsi disturbi del sistema nervoso centrale come sonno interrotto, ansia e variazioni del comportamento. A lungo termine il consumo eccessivo di caffeina è stato associato a problemi cardiovascolari e, in donne gravide, a un ridotto sviluppo del feto

Quanta caffeina consumiamo?

Le assunzioni quotidiane medie, sono comprese nelle seguenti fasce:

La fonte predominante di caffeina per gli adulti è senza dubbio il caffè, rappresentando tra il 40% e il 94% dell’assunzione totale. In alcune nazioni (Irlanda e Regno Unito) la fonte principale risulta il tè, che rappresenta quasi il 60%.

Quanta caffeina possiamo consumare senza correre rischi?

Sulla base dei dati disponibili il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui prodotti dietetici, la nutrizione e le allergie (NDA) è pervenuto alle seguenti conclusioni: 

Adulti
▶ Dosi singole di caffeina fino a 200 mg, circa 3 mg per kilogrammo di peso corporeo (mg/kg pc) da ogni fonte non destano preoccupazioni in termini di sicurezza per la popolazione adulta e sana in generale. Lo stesso quantitativo di caffeina non desta preoccupazioni neanche se consumato meno di due ore prima di intenso esercizio fisico in normali condizioni ambientali. Non sono disponibili studi su donne in gravidanza o soggetti di mezza età/anziani che svolgano esercizio fisico intenso. 
▶ Dosi singole di 100 mg (circa 1,4 mg/kg pc) di caffeina possono influire sulla durata e sulla qualità del sonno in alcuni adulti, soprattutto se consumate poco prima di andare a dormire.
▶ L’assunzione di caffeina fino a 400 mg al giorno (circa 5,7 mg/kg pc al giorno), consumata nel corso della giornata, non pone problemi di sicurezza per gli adulti sani della popolazione in genere, fatta eccezione per le donne in gravidanza.

Donne in gravidanza/che allattano
▶ Un quantitativo di caffeina sino a 200 mg al giorno, da ogni fonte, consumato nel corso della giornata, non desta preoccupazioni per la salute del feto.

Bambini e adolescenti
▶ Le dosi singole di caffeina considerate non preoccupanti per gli adulti (3mg/kg pc al giorno) possono essere applicate anche ai bambini, in quanto la velocità alla quale bambini e adolescenti 
metabolizzano la caffeina è per lo meno pari a quella degli adulti, e gli studi disponibili sugli effetti acuti della caffeina su ansia e comportamento in bambini e adolescenti confermano tale livello. Per il consumo abituale di caffeina da parte di bambini e adolescenti viene proposto un livello di sicurezza di 3 mg/kg pc al giorno.

Quanta caffeina c’è in…

La caffeina provoca un effetto nocivo se consumata assieme ad altri componenti delle “bevande energetiche” e/o con alcol?

▶ Il consumo di altri componenti delle “bevande energetiche” a concentrazioni normalmente presenti in tali bevande non influirebbe sulla sicurezza di dosi singole di caffeina sino a 200 mg.
▶ Un consumo di alcol a dosi sino a circa 0,65 g/kg pc, che porta ad avere un tenore di alcol nel sangue dello 0,08% circa (livello al quale in molti Paesi è interdetta la guida di autoveicoli) non influirebbe sulla sicurezza di dosi singole di caffeina fino a 200 mg. Sino a tali livelli di assunzione è improbabile che la caffeina mascheri la percezione soggettiva di ebbrezza da alcol.

Perché l’EFSA ha condotto questa valutazione del rischio?

Alcuni Stati membri dell’UE hanno espresso riserve circa la  sicurezza del consumo di caffeina da parte della popolazione in genere ma anche di gruppi particolari come adulti che svolgano attività fisica e individui che consumino caffeina insieme ad alcol o sostanze presenti nelle bevande energetiche. La Commissione europea ha reagito chiedendo all’EFSA di valutare la sicurezza della caffeina.

Su cosa verte la valutazione?

Il parere scientifico dell’EFSA esamina i possibili effetti nocivi sulla salute derivanti dal consumo di caffeina assunta da qualsiasi fonte alimentare, integratori compresi:
▶ nella popolazione sana in genere e in sottogruppi come bambini, adolescenti, adulti, anziani, donne in gravidanza e donne che allattano nonché individui che praticano attività fisica;
▶ in associazione con altre sostanze presenti nelle bevande energetiche (glucuronolattone e taurina), alcol o sinefrina. Non esamina gli eventuali effetti nocivi della caffeina:
▶ in gruppi della popolazione che presentano patologie;
▶ in associazione a farmaci e/o abuso di droghe;
▶ in associazione a dosi di alcol che di per se rappresentano un rischio per la salute (per esempio in caso di gravidanza o abuso di alcolici consumati in un breve lasso di tempo).

 

[fonte EFSA]

Autore dell'articolo: Sviluppo

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