Sono giornate davvero stancanti e che richiedono grande attenzione da parte di tutti i nostri volontari, Infermiere Volontarie e dipendenti. Giorni di frenesia, preoccupazione, fatica.
Dietro ogni gesto, ogni parola, ogni persona, ci sono storie, paure, preoccupazioni…
Suona il campanello della sede, apri, e vedi entrare un volontario in divisa rossa. Ti guarda e dice “sono il tuo cambio”.
Parole magiche, perché significa che il tuo turno è finito: dopo sette ore di lavoro, il centralino passa di mano e puoi abbassare la guardia, consapevole del fatto che, in questa
emergenza, nella nostra centrale operativa di Corso Cavour, le mani non bastano mai. Soprattutto se stai al centralino.
Il telefono squilla in continuazione: ti chiama la centrale per nuovi servizi, ti chiama la collega del Pronto Soccorso dell’ospedale per una dimissione, ti chiamano per la spesa e i farmaci, un servizio che garantiamo alla popolazione più fragile della città. Ma ti chiamano anche per il trasporto tamponi che devono andare da Vigevano a Pavia, al San Matteo e il 118 è sempre attivo, è, come si dice ora, H24. La parola d’ordine è sempre la stessa “la persona da trasportare o da aiutare è Covid positiva o in isolamento?”.
Intanto arrivano anche gli altri volontari del cambio turno e ci sono da distribuire le mascherine, gli occhiali, i guanti. La sicurezza innanzitutto; qui il virus non deve entrare, dobbiamo fare tante cose per la collettività e non possiamo permetterci neanche una svista. E mentre che passi le consegne al centralino che entra in turno, pensi se hai sanificato bene tutto, le scrivanie, i computer, le tastiere, il telefono, i mouse, le penne, gli interruttori. Tutto va disinfettato, non ultime le tue mani.
Vorresti essere come la Dea Kalì, con tante mani per riuscire a fare più in fretta il tuo lavoro ma se poi pensi che le dovresti disinfettare tutte, e spesso, durante il turno, è meglio rimanere un comune mortale. I salti, mortali, quelli sì, li fai per stare dietro a tutto.
Ma adesso rilassati, è arrivato il tuo cambio. Ciao ragazza!Adesso tocca a te. Buon lavoro!
Chiara